La Sintesi Finale
Bentornati su Deus Ex Macina,
siamo ormai giunti al termine di questo blog.
Lo so, è una grande perdita.
Prima che la nostalgia e il dolore abbiano il sopravvento, indulgiamo con un ultimo sguardo al nostro percorso cosparso di farina...
La macinatura è un'azione insita nella nostra storia, evolutasi nel tempo per soddisfare le nostre esigenze alimentari, scientifiche e ricreative (basti pensare al tabacco).
Tra i primi strumenti atti alla macinatura ritroviamo il mortaio e pestello, fondamentale per la polverizzazione di erbe e minerali per la medicina antica, e il levigatoio, un'utensile dedicato alla raffinazione dei cereali. Entrambi risalgono a ben prima del 1500 a.c., essendo citati nell'arte e nei testi dell'antico Egitto.
Nei secoli successivi assistiamo alla comparsa dei primi mulini a forza animale, macchine dotate di una macina a clessidra mossa da un asino o da schiavi, impiegate esclusivamente per la produzione di farine.
Questi mulini rudimentali rimasero in uso fino all'VIII secolo d.c., quando l'abolizione della schiavitù in Europa portò alla diffusione su larga scala dei nuovi mulini ad acqua e a vento.
Infine nel corso della prima rivoluzione industriale presero piede i moderni mulini a sfere ed i mulini a rulli, che ancor'oggi sono i macchinari più all'avanguardia nel campo della macinatura, grazie alla loro alta efficienza e versatilità.
Parallelamente a questa prolifera evoluzione dei mulini assistiamo allo sviluppo di tecnologie più consone all'ambiente casalingo e di bottega, quali il macinacaffè e i trincia-tabacco.
Nel primo caso ritroviamo uno strumento ideato originariamente nel corso del XVI secolo, in seguito all'importazione in Europa del caffè, ma che divenne di uso comune soltanto in seguito alla seconda rivoluzione industriale, che ne permise la produzione di massa da parte di numerose aziende, quali la Peugeot.
Nel caso dei trincia-tabacco invece ci troviamo d'innanzi ad uno strumento prettamente moderno, tuttavia ispirato agli antichi macina spezie, che conobbe la sua fioritura agli inizi del '900. Ciò che affascina di questo strumento è la sua evoluzione nella cultura di massa, passando da strumento per i farmacisti, al migliore amico degli amanti della marijuana (escalation inaspettata, ma apprezzabile...).
Infine, sebbene la macinatura sia generalmente associata all'ambito industriale, possiamo ritrovarla anche in altre discipline come l'arte e la letteratura. Ricordiamo ad esempio "Le Metamorfosi" di Apuleio, "Il Mulino" di Gialal Ad-Din Rumi e i celeberrimi mulini di Monet.
Vi ringrazio per la vostra attenzione, e spero che abbiate apprezzato!
Lo so, è una grande perdita.
Prima che la nostalgia e il dolore abbiano il sopravvento, indulgiamo con un ultimo sguardo al nostro percorso cosparso di farina...
La macinatura è un'azione insita nella nostra storia, evolutasi nel tempo per soddisfare le nostre esigenze alimentari, scientifiche e ricreative (basti pensare al tabacco).
Tra i primi strumenti atti alla macinatura ritroviamo il mortaio e pestello, fondamentale per la polverizzazione di erbe e minerali per la medicina antica, e il levigatoio, un'utensile dedicato alla raffinazione dei cereali. Entrambi risalgono a ben prima del 1500 a.c., essendo citati nell'arte e nei testi dell'antico Egitto.
Nei secoli successivi assistiamo alla comparsa dei primi mulini a forza animale, macchine dotate di una macina a clessidra mossa da un asino o da schiavi, impiegate esclusivamente per la produzione di farine.
Questi mulini rudimentali rimasero in uso fino all'VIII secolo d.c., quando l'abolizione della schiavitù in Europa portò alla diffusione su larga scala dei nuovi mulini ad acqua e a vento.
Infine nel corso della prima rivoluzione industriale presero piede i moderni mulini a sfere ed i mulini a rulli, che ancor'oggi sono i macchinari più all'avanguardia nel campo della macinatura, grazie alla loro alta efficienza e versatilità.
Parallelamente a questa prolifera evoluzione dei mulini assistiamo allo sviluppo di tecnologie più consone all'ambiente casalingo e di bottega, quali il macinacaffè e i trincia-tabacco.
Nel primo caso ritroviamo uno strumento ideato originariamente nel corso del XVI secolo, in seguito all'importazione in Europa del caffè, ma che divenne di uso comune soltanto in seguito alla seconda rivoluzione industriale, che ne permise la produzione di massa da parte di numerose aziende, quali la Peugeot.
Nel caso dei trincia-tabacco invece ci troviamo d'innanzi ad uno strumento prettamente moderno, tuttavia ispirato agli antichi macina spezie, che conobbe la sua fioritura agli inizi del '900. Ciò che affascina di questo strumento è la sua evoluzione nella cultura di massa, passando da strumento per i farmacisti, al migliore amico degli amanti della marijuana (escalation inaspettata, ma apprezzabile...).
Infine, sebbene la macinatura sia generalmente associata all'ambito industriale, possiamo ritrovarla anche in altre discipline come l'arte e la letteratura. Ricordiamo ad esempio "Le Metamorfosi" di Apuleio, "Il Mulino" di Gialal Ad-Din Rumi e i celeberrimi mulini di Monet.
Vi ringrazio per la vostra attenzione, e spero che abbiate apprezzato!