sabato 30 maggio 2020

Step:#21- Corso d'aggiornamento per mulini

La Macinatura nei Brevetti

Bentornati su Deus Ex Macina.
Sezione del mulino di Pausch e Wolfrum
Nei post precedenti ci siamo imbattuti nel mulino a sfere, una macchina sviluppata nel corso della prima rivoluzione industriale che polverizza le materie prime sfruttando gli impatti di numerose sfere metalliche, all'interno di un contenitore cilindrico che ruota ad alta velocità.
Nonostante la sua efficienza il un mulino a sfere presentava un difetto notevole, ovvero la difficoltà nella separazione del prodotto finito dai corpi abrasivi al termine della lavorazione.
Questo problema è stato risolto da Horst Pausch e Jan Wolfrum, che nel 2010 brevettarono un rivoluzionario prototipo di mulino a sfere, che ancor oggi è largamente diffuso.
Come i suoi predecessori il mulino di Pausch e Wolfrum presenta una camera di macinazione cilindrica, dotata di un accesso per le materie prime e di uno per i prodotti, situati alle estremità opposte della macchina. All'interno della camera si trova un massiccio agitatore dotato di lame radiali, che assicura la dinamicità delle risorse e dei corpi abrasivi. L'interno dell'agitatore risulta cavo, fungendo da alloggio per il dispositivo di separazione, che avvolge il tubo d'uscita del mulino. Questo dispositivo è costituito da due componenti: l'elemento di separazione, che impedisce la fuga delle sfere abrasive, e l'elemento dinamico, dotato di pale radiali che assicurano la fuoriuscita del prodotto finito.
Spero che abbiate apprezzato questo approfondimento, al prossimo post!
Fonte:
https://patents.google.com/patent/US8794558B2/en?q=ball+mill&language=ITALIAN,ENGLISH

venerdì 29 maggio 2020

Step:#20- Esperti in Materia

Il Materiale della Macinatura


Bentornati su Deus Ex Macina,
oggi ci occupiamo di un tema un po' particolare, ricercando il materiale che ha segnato la storia della macinatura. Questa volta sarà particolarmente facile, infatti ci basterà pensare all'oggetto chiave dell'azione: la macina. Fino alla metà del XIX secolo l'uomo ha realizzato le proprie macine utilizzando le parti più dense di una roccia sedimentaria silicea, che per via del suo impiego piuttosto specifico prese il nome di "pietra molare".
Tuttavia cos'è? Si definisce una roccia sedimentaria una pietra formatasi per sovrapposizione di diversi strati di sedimenti di varia origine, nel nostro caso dall'erosione di silicati.
Spero che abbiate apprezzato l'approfondimento di oggi, al prossimo post!
Fonte:

Step:#19-Nuovi Orizzonti

La Macinatura nella Scienza Applicata


Bentornati su Deus ex Macina,
Mulino a sfere
è ora di ampliare i nostri orizzonti tematici. Fin ora ci siamo concentrati quasi esclusivamente sull'ambito alimentare, tralasciando un impiego fondamentale della macinatura: la frantumazione dei minerali. Si tratta di una pratica attualmente distinta in micronizzazione e polverizzazione, a seconda del diametro del prodotto finale. La tecnica da sempre ricopre un ruolo fondamentale nella chimica e nell'alchimia(se abbiamo un po' di fantasia). Data la longevità della pratica, ritroviamo vari strumenti atti alla polverizzazione dei minerali, che vanno dal mortaio e pestello fino ai moderni mulini a sfere.
Quest'ultimo è senz'altro una macchina affascinate che venne teorizzata già nell'antichità, ritrovando la sua applicazione solamente durante la prima rivoluzione industriale; il mulino consiste in un grande contenitore cilindrico cavo, capace di ruotare ad alta velocità, che contiene diverse sfere metalliche di diametro variabile. Una volta caricata la macchina le sfere impatteranno violentemente sui minerali, portando ad una polverizzazione particolarmente efficace.
Nonostante queste pratiche possano sembrare lontane dalla nostra quotidianità, siamo circondati da prodotti chimici derivanti da polveri minerali. Uno dei più comuni è il talco borato, un prodotto di cosmetica usato come lenitivo e antisettico, realizzato con polvere di talco e acido borico.
Polvere da sparo
Un esempio più datato, ma di fondamentale importanza, è la polvere da sparo, inventata in Cina nel IX secolo durante la dinastia Tang. Si tratta del primo esplosivo realizzato dall'uomo, ottenuto mescolando polveri di zolfo, carbone e salnitro in quantità variabili, creando un composto altamente infiammabile e capace di produrre elevate quantità di gas in breve tempo, giustificandone l'impiego su larga scala nei secoli successivi.
Spero che abbiate apprezzato l'approfondimento di oggi, al prossimo post!

Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Talco_(cosmetico)
https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_gunpowder
                                                         https://en.wikipedia.org/wiki/Ball_mill

Step:#18- Passione Familiare

La Macinatura nella Cronaca


Bentornati su Deus Ex Macina.
Come potrete immaginare oggi ci occuperemo di cronaca giornalistica, tuttavia, essendoci già occupati della macinatura "contemporanea" nei post precedenti, ci concediamo un piccolo excursus dando un'occhiata a notizie meno recenti.
A tal proposito vi riporto un articolo de "Il Giorno" pubblicato nel 2012, che descrive la rinascita di un antico mulino nel comune di Colorina. Si tratta di un'attività familiare che si perpetua dal 1853, quando Erminio Zamboni, bisnonno dell'attuale propietario, realizzò l'edificio. Il mulino venne in seguito ristrutturato da Aldo, il nipote, che sfruttando le sue competenze nella costruzione di dighe e nella lavorazione del ferro, sostituì la struttura portante in legno con una in metallo, assicurando la stabilità e la longevità all'edificio. Arriviamo infine al 2012, quando il mulino viene ereditato da Marino Zamboni; questi, alterando la sua professione attuale a quella di mugnaio, prosegue l'attività di famiglia con dedizione, soprattutto in tempi di crisi. Infatti, a causa delle difficoltà economiche di quegli anni, molte famiglie riscoprirono il fascino dell'agricoltura, usufruendo spesso del mulino Zamboni, che ad oggi rimane l'unico mulino privato in provincia di Como. Senz'altro un grande traguardo!
Spero che abbiate apprezzato l'approfondimento di oggi, al prossimo post!
Fonte:

Post:#17- M come...

L'Abecedario della Macinatura

Bentornati su Deus Ex Macina,
nel post di oggi ci dedicheremo alla stesura di un abecedario della macinatura, elencando parole fondamentali nella storia della nostra azione preferita.
Buona Lettura!
  • Acqua-(fonte principale d'energia per i mulini medievali)
  • Blake-(criticò i danni socio-economici della seconda rivoluzione industriale attraverso metafore che dipingevano"oscuri mulini satanici"-"Milton: a poem in two books")
  • Chilometri-(dal modo di dire "macinare chilometri")
  • Dearman Richard-(inventore del primo macinacaffè moderno)
  • Erba?
  • Farina-(abbastanza autoesplicativo)
  • Gialal Al-Din Rumi-(poeta mistico persiano che scrisse:"Il Mulino")
  • Ho Chi Minh-(rivoluzionario vietnamita che disse:" stretto dentro la macina il, seme soffre..."-vedi step 1)
  • Il Mugnaio Urlante-(romanzo di Arto Paasilinna, che narra la vita travagliata di un'uomo incompreso, che troverà la pace soltanto nell'eremitismo)
  • Levigatoio-(strumento arcaico per la macinatura della farina più raffinata)
  • Macinare-(scontato? Forse, ma inevitabile)
  • Non so cosa scrivere...
  • Olive-(macinate nei frantoi)
  • Peugeot-(principali produttori di macinacaffè del '800)
  • Quinoa-(pianta erbacea annuale, che se macinata offre un'alternativa alla farina di cereali)
  • Ruota della Macina-(indispensabile per fare un buon lavoro...)
  • Schiavi-(nell'antichità i mulini più diffusi erano quelli a forza animale, spesso mossi da schiavi)
  • Tabacco-(spesso macinato prima della consumazione)
  • Un'ultimo sforzo...
  • Vento-(altra fonte d'energia fondamentale per i mulini medievali)
  • Zafferano-(una delle spezie più famose, ottenuta macinando i pistilli del omonimo fiore)
Spero che abbiate apprezzato questo approfondimento, al prossimo post!

mercoledì 27 maggio 2020

Step:#8- Invecchiare con Stile, Pt.2

La Macinatura nell'Antichità


Bentornati su Deus Ex Macina.
Donna che macina cereali, 3300 a.c.
In un vecchio post abbiamo affrontato il tema della macinatura nell'arte figurativa, imbattendoci in una opera piuttosto particolare...
Si tratta di una statuetta egizia conosciuta come "Donna che macina cereali", nella quale viene rappresentato strumento poco conosciuto: il levigatoio.
È un'antico attrezzo che venne ideato per poter macinare con maggior efficienza i cereali, che risultavano inadatti alla pilatura nel mortaio. Il levigatoio consisteva semplicemente in una lastra di pietra dai bordi rialzati, che formavano una piccola conca nella parte superiore; la lastra era dunque affiancata da una pietra rotondeggiante a forma di rullo, detta "macinello".
Dunque bastava far scorrere il macinello avanti e in dietro sulla lastra, imprimendo una rotazione costante alla pietra. In questo modo le donne, le principali addette a queste mansione, potevano macinare con poca fatica modeste quantità di cereali, vantando un'alta raffinatura dei chicchi.
Levigatoio a Tramoggia
Al levigatoio, nel V secolo a.c., succedette il levigatoio a tramoggia, che sostituiva il macinello con una piccola macina in pietra mossa manualmente. La vera "rivoluzione" risiedeva nel foro ad imbuto presente al centro della ruota che, una volta riempita di cereali, forniva un'approvvigionamento costante di materie prime nella parte inferiore della macina.
spero che abbiate apprezzato l'approfondimento di oggi, al prossimo post!
Fonte:
https://aiams.eu/storia/il-levigatoio.html



domenica 17 maggio 2020

Step:#16- Rullo di Tamburi...

Lo Sponsor della Macinatura


Mulino a rulli di Wegmann
Bentornati su Deus Ex Macina,
oggi abbiamo un ospite speciale, l'ingegnere Federigo Wegmann.
Il signor Wegmann, originario di Napoli, ricopre un ruolo di spicco nel progresso tecnologico del XIX secolo, in quanto fu in grado di apportare notevoli migliorie ai mulini a rullo dell'epoca. Dunque, per onorare la sua carriera, osserviamo uno dei suoi progetti più importanti, brevettato nel 1872.
Si tratta di un mulino industriale specializzato nella raffinazione dei cereali, capace di operare con grande efficienza e in relativo silenzio; il successo di questa macchina risiede tuttavia nella particolare trasmissione e nella sua versatilità. Il mulino impiegava infatti due coppie di rulli metallici speculari, dove quelli centrali erano fissi al telaio principale, mentre quelli esterni erano liberi di ruotare intorno al rispettivo compagno. Questa mobilità era controllata da una coppia di leve situate alla base della macchina, e permetteva di modificare rapidamente l'intersezione tra i rulli, adattandosi
al tipo di cereali processato. La versatilità della macchina era ancor maggiore con l'aggiunta di due scivoli nella tramoggia, che permettevano di regolare il flusso di materie prime che giungevano ai rulli.
Infine diamo un'occhiata alla trasmissione...
Wegmann decise di alimentare direttamente solamente uno dei due rulli centrali, con una ruota per la trasmissione a nastro; questo rullo trasmetteva la rotazione al secondo rullo centrale tramite un ingranaggio. Dunque, con due ulteriori coppie di ingranaggi, si trasmetteva il moto ai rulli centrali.
Riconosco come sia una parte un po' ostica, a tal proposito vi consiglio di osservare la figura 4 del progetto.
Spero che abbiate apprezzato l'approfondimento di oggi, al prossimo post!
Fonte:
https://patentimages.storage.googleapis.com/1a/aa/0d/d687e6c79776e0/US182250.pdf

giovedì 14 maggio 2020

Step:#15- Una svolta inaspettata... ma piacevole!

La Macinatura nel '900


Bentornati su Deus Ex Macina,
proseguiamo la nostra odissea storica dando uno sguardo alla macinatura nel '900.
Grinder
In particolare oggi mi voglio soffermare su un utensile tascabile che ha avuto un'evoluzione piuttosto inaspettata: il grinder.
Si tratta di una piccola smerigliatrice manuale comunemente utilizzata per macinare o triturare erbe ed affini, la cui struttura è rimasta pressoché invariata nel tempo. 
Ma come funziona? Dal punto di vista più "tecnico" il grinder è generalmente costituito da due calotte e da un filtro intermedio; la calotta superiore e un lato del filtro sono dotati di una serie di denti metallici affilati che di incastrano l'uno con l'altro, permettendo comunque la rotazione assiale della calotta. Inserendo dunque l'erba che si vuole triturare sopra il filtro e ruotando la parte superiore dello strumento si procede alla macinatura del prodotto, che viene accumulato
nella calotta inferiore del grinder. 
Passando infine all'analisi storica dobbiamo innanzitutto riconoscere come il grinder sia uno strumento antico, che conobbe la sua vera fioritura solamente nei primi anni del '900, cavalcando l'onda della seconda rivoluzione industriale. Infatti in quegli anni si aprivano le porte della produzione manifatturiera di massa, permettendo la diffusione di nuovi oggetti nella quotidianità.
Tra questi c'era proprio il nostro grinder, originariamente ideato per macinare piccole quantità di erbe o spezie nelle cucine domestiche e nelle farmacie. Il grinder mantenne questo ruolo fino alla seconda metà del '900, quando gli amanti della marijuana vi riscoprirono lo strumento ideale per la macinatura dell'erba e del tabacco prima della consumazione, stravolgendo completamente la visione dello strumento e portando alla sua funzione odierna.
Spero che abbiate apprezzato l'approfondimento di oggi, al prossimo post!
Fonte:


mercoledì 6 maggio 2020

Step:#14- Macinatura Illuminante

La Macinatura nell'800


Bentornati su Deus Ex Macina,
dopo due post incentrati sui mulini è decisamente tempo di cambiare aria...
A tal proposito spostiamo la nostra attenzione su un'invenzione che ha segnato la vita domestica
dell'800: il macinacaffè.
Macinacaffè a parete di Wilson
Partiamo tuttavia da un po' di storia; la pianta del caffè è originaria dell'America e venne importata in Europa solo nel XVI secolo. I primi rudimentali macinacaffè apparvero in Europa e in Turchia soltanto nel secolo successivo e non differivano particolarmente dai macinaspezie dell'epoca.
Tuttavia per trovare il primo vero e proprio macinino dobbiamo aspettare il 1799 quando Richard Dearmann, un fabbro di Birmingham, brevettò il primo macinacaffè. 
Successivamente , nel 1818, l'americano Increase Wilson brevettò uno dei primi modelli di macinino a muro. Il macchinario consiste in un imbuto che convoglia i chicchi in una smerigliatrice cilindrica
mossa tramite una manovella; la polvere dunque cade dalla parte inferiore, pronta per essere stipata in un sacco. L'intera struttura risulta fissata su una plancia lignea, permettendo una facile installazione sulle pareti.
Modello di macinacaffè Peugeot
Nonostante questi prodotti fossero già diffusi in Europa ed in America, assistiamo alla vera fioritura dei macinacaffè in seguito alla seconda rivoluzione industriale, che aprì le porte alla produzione in serie permettendo una diffusione massiva di questi utensili.
Non posso che citare la "Peugeot Frerè", una delle principali industrie manifatturiere dell'800, che si specializzò nella 
produzione di diverse smerigliatrici domestiche a partire dal 1842. Un'altra industria di rilievo per l'epoca fu la "Tre Spade", originariamente nata da un progetto artigianale condotto dai fratelli Bertoldo. Sfruttando la crescente diffusione del caffè i Bertoldo fondarono il marchio nel 1894, avviando un'ampia produzione di macinini tale da competere con la Peugeot per il primato in Europa. Nel secolo successivo la Tre Spade riuscì a estendere il suo mercato anche in america, sfruttando le migrazioni di italiani nel nuovo continente per diffondere i suoi prodotti.
Spero che abbiate apprezzato l'approfondimento,al prossimo post!

Fonti:

Step:#13-Mulini Infernali

La Macinatura nel '700


Bentornati su Deus Ex Macina.
Nell'ultimo post c'eravamo lasciati con uno sguardo ai mulini dell'età pre-industriale, osservando l'impiego dell'energia eolica ed idrica per muovere i pesanti macchinari interni.
Tuttavia con l'avvento della prima rivoluzione industriale, entra in scena una tecnologia rivoluzionaria: la macchina a vapore. Ritengo superfluo ricordare come una simile invenzione abbia stravolto l'economia e i sistemi di produzione dell'Inghilterra, quindi concentriamoci su temi più di nostra competenza.
Purtroppo non abbiamo molti reperti di mulini a vapore, in quanto gli impianti industriali vennero soppiantati da macchinari elettrici nel corso del '900 e molti dei mulini "privati" sono andati perduti.
Possiamo citare il mulino di Aurora (New York), uno dei primi mulini della costa occidentale dell'Hudson ad essere alimentati a vapore, che sfortunatamente andò distrutto nel 1974 da un crollo.
Nonostante l'apparente scarsità di reperti possiamo ritrovare numerose opere letterarie e filosofiche che citano i mulini a vapore; esemplare è la prefazione di "Milton: a Poem in two Books" di William Blake, nella quale il celeberrimo poeta si figura degli "oscuri mulini satanici", denunciando i gravi danni socio-economici causati dalla rivoluzione industriale. In particolare Blake si schiera a favore dei ceti meno abbienti, spesso privati dei loro lavori e costretti a diventare operai, aggravando ulteriormente la dicotomia sociale.
La stessa metafora la ritroviamo nelle tesi filosofiche di Karl Marx che, analizzando lo sviluppo dell'economia nella storia, scrisse:"Il mulino a braccia vi darà la società feudale, il mulino a vapore la società capitalistica..."
Spero che abbiate apprezzato, al prossimo post!
Fonte:
https://en.wikipedia.org/wiki/Steam_mill

Step:#25- Cala il Sipario...

La Sintesi Finale Bentornati su Deus Ex Macina, siamo ormai giunti al termine di questo blog. Lo so, è una grande perdita. Prima ch...